"Costruire un Villaggio significa crearsi in piena libertà"-Henri Arthus
Ideato nel 1939 dal francese H. Arthus, il Test del Villaggio un test proiettivo che si basa sul meccanismo psicologico della proiezione termine introdotto per la prima volta da Freud. A differenza dei test obiettivi, i test proiettivi esplorano il vissuto psichico individuale e i processi spontanei del soggetto perché al soggetto vengono sottoposte situazioni-stimolo ambigue (non strutturate o parzialmente strutturate) alle quali egli risponde in funzione del significato psicologico personale. questo consente di delineare indirettamente le caratteristiche strutturali della vita psichica e delle dinamiche cognitive ed affettive del soggetto.
Nel test del villaggio si tratta di collocare su un tavolo delle piccole raffigurazioni in legno colorato di edifici, persone, animali, alberi, ecc.; ciò che ne risulterà e la storia che il soggetto racconterà sul proprio Villaggio, rappresentano l’espressione del suo stile di vita, della sua organizzazione di personalità, della sua capacità di essere nel mondo (il sentimento sociale, lo slancio vitale, il “raggio d’azione”), dei suoi meccanismi di difesa, della percezione che ha di sé e della realtà esterna, della sua capacità di gestione degli aspetti affettivi-pulsionali-aggressivi, dei suoi vissuti relativi alle figure genitoriali.
Lo strumento, per quanto trovi il suo ambito elettivo nel lavoro con l’infanzia, è altresì indicato con l’adolescenza e l’età adulta. Esso permette di essere creativi e di divertirsi perciò generalmente viene vissuto come un “gioco”. La valutazione della personalità può avvenire sia in contesti di tipo clinico e terapeutico, sia in contesti organizzativi. Ovviamente al variare della finalità della valutazione varieranno gli strumenti adoperati per costruirla. Esso si rivela molto utile anche in terapia in quanto da la possibilità di effettuare una ricca analisi del simbolismo che può muoversi parallelamente a quanto emerge nella relazione clinica con il bambino, fornendo chiavi di lettura chiarificatrici.
STRUTTURA e SOMMINISTRAZIONE
La prova consiste nella costruzione di un vero e proprio villaggio in miniatura attraverso Il materiale in legno. Il materiale è estremamente semplice se non addirittura banale nelle forme e nei colori. Dopo aver chiesto al soggetto di costruire un villaggio (non è obbligato a usare tutti i pezzi a disposizione), segue un'inchiesta con la quale si sondano le fonti di ispirazione e le motivazioni del soggetto circa il villaggio rappresentato.
INTERPRETAZIONE
Durante l’esecuzione si osservano in particolar modo:
La dinamica che consiste nel comportamento del soggetto come ad esempio il tempo impiegato nella costruzione, il suo atteggiamento e il metodo di lavoro;
la statica o struttura del villaggio nella quale si notano le forme prevalenti, l’occupazione e l’estensione del villaggio in diverse zone, il collegamento tra i vari centri, la logica della disposizione degli elementi e l’uso delle staccionate.
Il commento del soggetto si osservano importanti elementi che confermano o disconfermano i precedenti dati come ad esempio se il Villaggio è una riproduzione di un ideale o riproduzione di una realtà oggettiva.
Secondo il modello di Marchisia e Terenzio i dati raccolti si possono organizzare in 4 variabili di personalità Le 4 variabili sono:
- intelligenza
- conformismo
- introversione estroversione
- socializzazione e sentimento sociale
INTELLIGENZA
L’intelligenza è qui intesa come “stile cognitivo”, come forma individuale. In alcuni individui infatti domina il pensiero astratto in altri quello concreto.
il test del Villaggio permette di osservare nei soggetti la tendenza ad avere una funzione intellettiva maggiormente teorica o pratica.
CONFORMISMO
E' stato affermato che non è possibile la vita di società senza conformismo. Le persone che vivono nello stesso ambiente influenzano le idee, i sentimenti,le intenzioni, le azioni l'una dell'altra, per cui in forma più o meno avvertita, variabile da individuo ad individuo, ciascuno assume in maniera di giudicare, sentire le disposizioni morali, le condotte e l'atteggiamento di fronte alla vita, le passioni di coloro che lo circondano, una specie di mimetismo psicologico, ci da il colorito dell'ambiente in cui viviamo. Il test del Villaggio permette di cogliere il conformismo dei soggetti ai valori accettati dal proprio gruppo.
ORIENTAMENTO DELLA PERSONALITA’
Una personalità può essere maggiormente orientata al mondo interno e alla propria interiorità o essere maggiormente stimolata da ciò che proviene dall’esterno e dagli stimoli dell’ambiente. Si definisce questo orientamento di una personalità introversione o estroversione. Le due tendenze, che non sono mai allo stato puro, possono coesistere con la prevalenza dell’una o dell’altra tanto da dare al soggetto uno stile di vita con un particolare tipo di risonanza intima. Il test del villaggio permette di cogliere l’orientamento generale della personalità del soggetto secondo la variabile di introversione o estroversione.
SENTIMENTO SOCIALE
Il sentimento sociale, o comunitario, rappresenta un bisogno, insito in ogni uomo, di cooperare e compartecipare emotivamente con i propri simili. Il significato di tale istanza è più complesso di quanto possa a prima vista suggerire il suo significato semantico; non si tratta, infatti, in modo riduttivo, di altruismo o di “buonismo”. Rappresenta una vera e propria necessità umana, che trae le sue origini nel primitivo bisogno di tenerezza del bambino, posta al servizio di due obiettivi fondamentali: l’interesse comunitario e la compartecipazione emotiva. L’interesse comunitario si esprime nell’intima necessità di cooperare con la collettività in cui l’individuo vive; la compartecipazione emotiva rappresenta un processo dinamico mediante cui l’individuo condivide emozioni con i propri simili. Il Test de “Il Villaggio“ permette di sondare la presenza e il grado di sviluppo del senso sociale e della socializzazione del soggetto.
Il commento spontaneo del soggetto e le risposte al questionario integrate dalla parte statica e dinamica daranno modo allo sperimentatore di cogliere la variabile socialità nella sua oggettività.
Per ragioni di chiarezza abbiamo in questa sede riportato solamente l’interpretazione che viene fatta seguendo il modello di Marchisia e Terenzio di cui suggeriamo la consultazione del loro libro in merito (Il villaggio di H. Arthus nella diagnosi di strutture della personalita'). Tale metodo può essere integrato con altri metodi che hanno differenti visioni di cui il dott. Bosco fa un ottimo riassunto nel suo libro dedicato al test del Villaggio (La tecnica del villaggio nella psicoterapia infanzia).
Concludendo potremmo dire che il Test del Villaggio è un gioco proiettivo che si utilizza come strumento che non disturba il bambino, ma che al contempo, permette di rilevare eventuali precursori di difficoltà ( di apprendimento, di comportamento, di relazione, ecc..) che egli potrebbe incontrare. Misura l’attività creativa del soggetto e tende ad evidenziare a quali sollecitazioni del mondo esterno la persona è maggiormente sensibile, come lo percepisce, qual è il modo in cui assimila questi dati e li trasforma in una sua realtà propria ed originale, di come prende coscienza del suo Io e infine, come le sue energie sono accumulate e vengono liberate.