Servizi alla persona

Nell’immaginario collettivo la figura dello psicologo è associata al professionista in grado di aiutare le persone che affrontano momenti difficoltà con sé stessi, gli altri e le richieste della vita. In realtà chi può offrire con competenza tale aiuto è lo psicoterapeuta, lo specialista che ha affrontato, dopo la laurea in psicologia, un'ulteriore preparazione. Nell’Istituto operano diversi psicoterapeuti di consolidata esperienza che sono in grado di prendere in carico soggetti di ogni età, dai bambini agli anziani, con trattamenti personalizzati, progettati e proposti sulla base delle effettive caratteristiche psicologiche di ogni paziente. L’intera attività clinica che viene proposta e realizzata nell’Istituto segue logiche precise che servono a dare chiarezza ai percorsi psicoterapeutici e un forte rispetto etico per il paziente che cerca aiuto per risolvere le difficoltà che l’affliggono e ostacolano la realizzazione dei suoi progetti di vita. Il primo colloquio che segue la richiesta di aiuto che perviene all’Istituto è condotto da uno psicoterapeuta di provata esperienza che può orientare verso l’intervento più adeguato alla richiesta presentata. Un paziente può essere orientato verso una:

Consulenza

La consulenza è proposta quando le difficoltà del paziente fanno pensare a questioni risolvibili attraverso pochi colloqui, orientati a riordinare e chiarire situazioni solo superficialmente confuse. La consulenza è quindi un intervento che ha le seguenti caratteristiche:

  • ha breve durata, in genere da 5 a 10 incontri. In casi piuttosto semplici può essere anche più breve

  • affronta una situazione attuale, specifica e circoscritta, che viene esaminata con molta attenzione e precisione

  • sposta il punto di vista del paziente legato al problema e aiuta a ristrutturarne la percezione 

  • invita a progettare e a fare esperienza di comportamenti alternativi a quelli abitualmente utilizzati per affrontare il problema

Una buona consulenza aiuta a ridimensionare situazioni all’apparenza problematiche; la sua reale efficacia dipende dalla corretta valutazione iniziale che ha escluso la presenza di sottostanti disturbi emotivi. La consulenza è indicata per soggetti adulti dotati di un discreto potenziale intellettivo.

Diagnosi Psicodinamica nell'adulto e adolescente

La diagnosi psicodinamica è proposta al paziente adulto o adolescente quando, nel primo colloquio, si evidenziano problematiche emotive e relazionali radicate nello stile di vita. In questi casi la diagnosi viene presentata come fase preliminare, destinata a chiarire le caratteristiche della personalità profonda e dare senso alle difficoltà presentate. La diagnosi psicodinamica è un percorso con caratteristiche precise:

  • la durata varia da 8 a un massimo di 10 colloqui

  • In alcuni colloqui il paziente è invitato a descrivere la situazione attuale, in altre si raccoglie la storia di vita

  • vengono somministrati almeno due test proiettivi per sondare le caratteristiche delle parti inconsapevoli della personalità

  • Il materiale raccolto permette di comprendere lo stile di vita e la struttura profonda del mondo interiore del paziente e di elaborare un progetto per una psicoterapia personalizzata

  • il quadro della personalità emerso viene presentato al paziente e il progetto di intervento psicoterapeutico pensato per aiutarlo a superare le difficoltà discusso

La diagnosi psicodinamica rassicura il paziente perché avverte che la psicoterapia proposta è fondata su una corretta comprensione della sua realtà interiore. Inoltre, l’esperienza emotiva del percorso diagnostico fa percepire al paziente che la relazione con lo psicoterapeuta può dare un aiuto reale.

La Diagnosi Psicodinamica in Età Evolutiva

Il disagio psicologico nei bambini è avvertito dagli adulti che sono spinti a chiedere l’intervento psicoterapeutico. Possono essere gli insegnanti, se le difficoltà si manifestano a scuola, oppure gli stessi genitori, se in famiglia i problemi relazionali sono rilevanti. Se nel primo colloquio con i genitori si rileva la probabile presenza di un disturbo evolutivo nel bambino si suggerisce di procedere con una diagnosi psicodinamica. In questo caso la diagnosi assume caratteristiche tecniche particolari. Queste sono:

  • il coinvolgimento dei genitori a cui si chiede di ricostruire la storia del bambino, descrivere le relazioni tra i membri della famiglia e far comprendere le linee educative seguite

  • il bambino non ha motivazione alcuna ad andare dallo psicologo: viene portato dai genitori, che sono invitati a dire la verità sulle preoccupazioni per la crescita 

  • la diagnosi di un bambino ha la stessa durata di quella dell’adulto, da 8 a 10 incontri

  • durante gli incontri il canale comunicativo con il bambino non è quello verbale; è fatto dai giochi che sceglie e da come li fa, dalla motricità che esprime, dai disegni che esegue e da come sa stare in relazione con lo psicologo

  • anche al bambino si propongono i test proiettivi adatti all’età per far emergere le dinamiche emotive profonde

  • il materiale raccolto permette di comprendere il percorso evolutivo del bambino, i possibili arresti o le deviazioni dallo sviluppo normale e di formulare un progetto terapeutico per aiutare il superamento delle difficoltà

  • la restituzione dei dati emersi nella diagnosi viene fatta sia al bambino che ai genitori con le modalità appropriate

Anche nel caso dei bambini in difficoltà la diagnosi psicodinamica è rassicurante per i genitori e in genere per l’ambiente familiare. Permette infatti di definire il problema, circoscriverlo a specifiche cause e individuare le strategie per il suo superamento.

Psicoterapia individuale degli adulti e degli adolescenti

Dagli esiti della diagnosi emergono le linee per il trattamento psicoterapeutico che può essere di tipo supportivo, nei casi i cui le risorse personali, cognitive ed emotive, sono ridotte, o espressivo se la personalità ha maggiori possibilità di elaborazione dei contenuti psichici. La psicoterapia per adulti e adolescenti è un percorso che, attraverso la continua narrazione di sé, permette al paziente di comprendere il significato dei sintomi patologici e dei malesseri interiori e di aprire la possibilità di superarli attraverso un processo di cambiamento interiore. Ogni percorso di cura è unico e irripetibile, ma tutti hanno in comune dei tratti specifici che indicano la peculiarità della psicoterapia. Questi sono:

  • la messa a fuoco, con il procedere del trattamento, delle motivazioni inconsapevoli che guidano le azioni e i comportamenti sul piano della realtà

  • il collegare gli orientamenti emotivi di base, che alimentano le motivazioni, alle esperienze vissute nel passato

  • l’acquisire consapevolezza delle proprie finzioni comportamentali e difese che strutturano gli atteggiamenti auto protettivi responsabili del sorgere dei sintomi disturbanti

  • la capacità di elaborare strategie che permettano di sviluppare comportamenti e atteggiamenti in linea con le richieste della realtà

  • fare esperienza di una relazione con lo psicoterapeuta che permetta di acquisire il coraggio di cambiare e assumere responsabilità fino ad allora evitate

Psicoterapia dell'Età Evolutiva

I bambini con arresti evolutivi importanti hanno bisogno della psicoterapia perché deviazioni significative nello sviluppo delle strutture psichiche non si normalizzano autonomamente. Le psicoterapie nell’età evolutiva sono sempre espressive perché nello spazio della relazione con lo psicoterapeuta durante la seduta, il bambino riattiva, attraverso il gioco, i suoi conflitti interiori. Lo psicoterapeuta partecipa al gioco e aiuta il bambino a simbolizzare i contenuti emotivi emersi attraverso attività espressive. Le parole, così importanti con adulti e adolescenti, non sono rilevanti nella psicoterapia infantile. Tutte le psicoterapie con i bambini, pur personalizzate nei contenuti e nei tempi di elaborazione, hanno in comune tratti specifici che danno significato alla dimensione terapeutica:

  • la presenza di un ambiente fisico che offre tutte le possibilità espressive (spazio adeguato per la motricità, ampia selezione di giochi, materiale per le attività espressive, arredi adatti alla presenza di un bambino)

  • la costruzione di una relazione con lo psicoterapeuta che fa stare bene il bambino, il quale deve sentire di potersi fidare

  • la disponibilità dei genitori a rivedere i propri atteggiamenti educativi

  • la presenza di un secondo psicoterapeuta che segue i genitori. Non da loro consigli su come comportarsi, ma li aiuta a mettere a fuoco i cambiamenti necessari nel rapporto con il bambino. La frequenza dei loro incontri deve essere quindicinale

  • la costante collaborazione tra i due terapeuti e la condivisione del procedere dei reciproci lavori

Per curare un bambino è quindi necessaria una coppia di terapeuti e i genitori devono fare la loro parte. Portare il bambino dallo psicoterapeuta e attendere i cambiamenti senza modificare l’ambiente in cui vive la sua quotidianità è una pericolosa illusione.

Psicoterapia di Gruppo

Nell’Istituto sono attivi percorsi di psicoterapia di gruppo a cui i pazienti possono accedere dopo un periodo di psicoterapia individuale. La psicoterapia di gruppo è proposta per offrire ulteriori stimoli alla crescita personale: allarga la consapevolezza della soggettività dei vissuti, migliora le capacità di comprendere sentimenti e stati d’animo dell’altro, aumenta il sentimento sociale e potenzia il coraggio di vivere le proprie imperfezioni. Il gruppo è guidato da un conduttore che ha il compito di interpretare gli orientamenti psicologici che sorgono nel gruppo e da un co - conduttore che gestisce le spinte affettive tra i membri. Il gruppo è composto da un numero variabile di pazienti, che vanno da 8 a 12. Sono persone adulte di ogni età, sesso e condizione sociale. Le differenze tra i membri sono fonte di ricchezza perché aiutano a comprendere la complessità delle relazioni interpersonali. I fattori terapeutici del gruppo sono numerosi; i pazienti comprendono che:

  • le difficoltà che ciascuno vive sono condivise anche da altri e il confrontarsi sui diversi modi di affrontarle è molto istruttivo

  • ascoltare l’esperienza del superamento di una qualche difficoltà infonde speranza e rinforza la motivazione al cambiamento

  • il gruppo diventa lo spazio dove si scambiano informazioni sul funzionamento psicologico profondo

  • incontrarsi con gli altri rinforza le capacità di legarsi alle persone e porta a sviluppare un sano altruismo

  • fare esperienza di una relazione con lo psicoterapeuta che permetta di acquisire il coraggio di cambiare e di assumere responsabilità fino ad ora evitate

  • la coesione affettiva che si sviluppa nel gruppo diviene un punto di riferimento rassicurante nel percorso del cambiamento

Il gruppo si riunisce a cadenza settimanale e le sedute hanno durano due ore; il contenuto di ogni seduta è deciso dal gruppo e segue le esperienze di vita dei partecipanti.

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