Presentazione della Scuola

Chi Siamo

La Scuola Adleriana di Psicoterapia per Adulti ed Età Evolutiva, riconosciuta dal MIUR con Decreto del 29 Settembre 1994, è sempre stata luogo di formazione, centro di ricerca e sviluppo della cultura psicodinamica. La caratterizzano l’apertura ai diversi approcci teorici e l’interesse critico verso le crescenti conoscenze sul funzionamento della mente.

La matrice teorica e metodologica della Scuola Adleriana di Psicoterapia è la Psicologia Individuale, sistema psicodinamico proposto da Alfred Adler nei primi decenni del Novecento. L’elaborazione teorica della Psicologia Individuale condivide le sue radici con la psicanalisi perché Adler fu esponente di spicco del movimento psicanalitico nel primo decennio della sua produzione scientifica. Le riflessioni sulle attività cliniche portarono Adler a concepire un modello della mente centrato sulla capacità di elaborare orientamenti e scopi. Mantenne la centralità delle dinamiche inconsce come determinanti del comportamento, ma superò il determinismo freudiano, si allontanò dalla psicanalisi e fondò appunto la Psicologia Individuale.

La Scuola segue l’orientamento teorico e metodologico della Psicologia Individuale, arricchito da apporti derivanti dall’atteggiamento trans-culturale che porta a studiare con interesse teorie diverse, in particolare quelle che hanno aspetti concettuali vicini alla Psicologia Individuale.

Nel programma di studio sono inseriti Seminari su diversi sistemi teorici; i confronti critici con i concetti della Psicologia Individuale forniscono agli allievi chiavi interpretative più efficaci per comprendere la complessità della mente umana. La Scuola, inoltre, considera con molta attenzione lo sviluppo delle ricerche sul funzionamento della mente e sull’efficacia delle tecniche terapeutiche, anche di quelle condotte con impostazioni epistemologiche diverse.        

Il modello formativo proposto dalla Scuola poggia sull’impianto della Psicologia Individuale; nei più di vent’anni di attività si è consolidato e perfezionato. E’ comunque un modello in movimento dinamico sia per il vivace atteggiamento di apertura verso gli sviluppi del sapere psicoterapeutico proprio della Scuola, sia per l’apporto delle conoscenze derivanti dall’attività clinica dei formatori e docenti della Scuola che, operando come psicoterapeuti, sperimentano l’efficacia delle tecniche nel quotidiano contatto con i pazienti.

La trasmissione del sapere teorico e della metodologia operativa agli allievi della Scuola attiva in loro un processo complesso. Si tratta infatti di favorire una progressiva acquisizione di competenze operative che si strutturano organizzando conoscenze di natura intellettuale, emotiva e relazionale. Per rendere più efficace il processo di crescita degli allievi la Scuola prevede la figura del Formatore che segue ciascun allievo in incontri individuali e in piccoli gruppi. Il Formatore diventa un “compagno di viaggio” più esperto, in grado di aiutare ogni allievo a rendere più efficace la costruzione del proprio ruolo di terapeuta.  

Dall’inizio delle sue attività la Scuola ha formato 703 psicoterapeuti adleriani specializzati nel trattamento di pazienti adulti e dell’età evolutiva e il loro numero cresce di anno in anno. Gli psicoterapeuti operano in diverse Città del Nord e Centro Italia, nei centri di salute mentale o in studi privati; molti di loro partecipano gruppi di supervisione permanente attivi nell’Istituto Adler di Reggio Emilia e di Torino e collaborano ai progetti di ricerca sull’efficacia della psicoterapia adleriana. Gli allievi che frequentano il quadriennio formativo nel corrente anno accademico nelle due sedi della Scuola sono 131.

Gli obiettivi della formazione

La gestione del colloquio clinico è essenziale in tutto l’esercizio della psicoterapia. Il paziente che si aspetta di essere aiutato a superare le sue difficoltà, deve sentire di avere di fronte un professionista che comprende i suoi vissuti e che sa dare significato alle esperienze che gli generano sofferenza. Nel corso dei colloqui la relazione che si attiva tra paziente e psicoterapeuta coinvolge il piano delle attese, attiva le emozioni, crea stati d’animo influenzati dalle reciproche dinamiche inconsce e richiede l’esercizio della razionalità teorica per dare significato ai disturbi del paziente. Imparare a gestire le diverse articolazioni del colloquio clinico è materia complessa, che si sviluppa lungo tutto il periodo della formazione quadriennale.

Gli allievi imparano a fare la diagnosi psicodinamica che permette loro di comprendere le caratteristiche essenziali dello stile di vita di un paziente, di capire la natura delle influenze inconsce che condizionano i suoi comportamenti e dare significato ai sintomi, espressione concreta della sofferenza. Nel percorso diagnostico gli allievi imparano anche a gestire i colloqui clinici; apprendono come si ascolta il paziente che parla delle sue difficoltà, che racconta lo svolgersi delle esperienze attuali e la storia della sua vita. Per sondare le dinamiche inconsce agli allievi sono insegnati i test proiettivi. Si tratta di strumenti complessi che richiedono attento studio, ripetute somministrazioni e interpretazioni per essere correttamente appresi.

Elaborare un progetto terapeutico, specifico per ogni paziente, è il ponte tra la diagnosi e la psicoterapia. Gli allievi imparano a ragionare sui dati della diagnosi psicodinamica che ha permesso loro di comprendere lo stile di vita del paziente, il bilancio delle sue risorse e dei limiti, il quadro motivazionale e le resistenze inconsce. La conoscenza approfondita dello psicologismo del paziente è il primo tassello del progetto terapeutico che guida la scelta delle tecniche adeguate alla psicoterapia del paziente. Gli allievi imparano gradualmente a formulare progetti terapeutici che diventano più efficaci con il procedere della formazione.  

Condurre trattamenti supportivi o espressivi è un obiettivo che si realizza progressivamente, come esito dell’integrazione delle conoscenze teoriche e metodologiche con le concrete esperienze svolte nelle sedi di tirocinio. Gli allievi seguono i pazienti che sono loro affidati dai tutor del tirocinio; nel corso di queste esperienze imparano a condurre i trattamenti supportivi, maggiormente centrati sui ri -orientamenti cognitivi, o i trattamenti espressivi, che richiedono la capacità rielaborare il quadro emozionale profondo.  In queste psicoterapie gli allievi collaudano e perfezionano le acquisite capacità di gestire le diverse fasi del lavoro psicoterapeutico e le tecniche per favorire i cambiamenti, che ri-orientano lo stile di vita dei pazienti.

Nel corso dei trattamenti fare degli sbagli è tanto inevitabile quanto non dannoso se non si persevera. La supervisione è lo strumento più efficace per individuare errori poterli correggere. Questi possono essere di vario tipo: non comprendere il senso di una comunicazione, sottovalutare l’importanza di un’emozione, non riconoscere eventuali moti difensivi, sono solo alcuni tra i molti inciampi che si possono incontrare. Le supervisioni individuali che gli allievi fanno con il proprio Formatore o le discussioni nei gruppi di supervisione sono preziosi aiuti per aumentare la consapevolezza e procedere nel percorso formativo con maggior efficacia.

La psicoterapia è uno spazio relazionale che attiva delicati equilibri e il rispetto del paziente, qualsiasi sia il quadro psicopatologico che esprime, è assolutamente doveroso. La Scuola cura con particolare attenzione lo standard etico nell’esercizio della psicoterapia e gli allievi sono costantemente sollecitati a operare nei limiti del ruolo imposti dal codice deontologico.

Il percorso formativo

La partecipazione ai Seminari offre agli allievi la possibilità di acquisire le conoscenze necessarie all’esercizio della psicoterapia. Il focus sulla teoria di riferimento, arricchita da apporti trans-culturali di vario genere, è declinata nelle dimensioni della teoria, della teoria della tecnica e dell’interpretazione dei quadri psicopatologici. Gli allievi sono portati a studiare con grande attenzione per avere le chiavi interpretative che permettono loro di comprendere lo psicologismo dei pazienti e le indicazioni per la corretta gestione delle sedute. Lo studio dei quadri psicopatologici è proposto alla luce dell’interpretazione dinamica propria della teoria adleriana.

Il programma proposto dalla Scuola prevede un potenziamento del progetto didattico facoltativo; è infatti offerta la possibilità di aderire a moduli formativi (che sono a pagamento per i non allievi della Scuola) volti ad integrare la preparazione dei futuri psicoterapeuti con relativo rilascio di attestati di formazione intermedi basati sui criteri dell'International Association of Individual Psychology.

In particolare per l'Anno Accademico 2019 saranno proposti:

a) approfondimenti su strumenti testistici a fianco dell'usuale batteria proposta dalla Scuola composta dal test di Rorschach, dal test di Appercezione Tematica (T.A.T) e dalle Scale di Intelligenza. Gli strumenti di indagine della personalità saranno studiati con il consueto raccordo con l'attività clinica.

Saranno proposti: - Il test grafico di Wartegg - Il test MMPI-2 - Il test del Villaggio di Arthus

b) moduli aggiuntivi - sul test di Rorschach per raggiungere il livello richiesto dall'attestato del I livello di formazione

c) approfondimenti su tecniche psicoterapeutiche di recente formulazione a cui la Scuola guarda con interesse e che ritiene opportuno siano conosciute dai futuri psicoterapeuti. A tal fine sono previsti moduli di studio con raccordi all'epistemologia propria della Psicologia Individuale di A. Adler, teoria di riferimento della Scuola.

Saranno proposte:

- Mentalization Based Treatment

- Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR)

- Mindfulness

- La Narrazione come tecnica terapeutica

- Psicodramma Infantile

- Socio-Analisi di Gruppo

Nel corso delle supervisioni gli allievi presentano il proprio lavoro con i pazienti seguiti in psicoterapia nelle attività di tirocinio. Le supervisioni offrono l’occasione di verificare la correttezza delle interpretazioni teoriche sul comportamento dei pazienti, la giusta applicazione delle tecniche terapeutiche e la corretta lettura degli aspetti emozionali nella relazione terapeutica. Il confronto può avvenire nelle supervisioni individuali o nel gruppo dei colleghi di classe. Un caso clinico che passa al vaglio di sensibilità diverse  rende la supervisione  un’esperienza sempre arricchente.  

Il Tirocinio offre la possibilità di sperimentarsi nella relazione con un paziente, mettere in pratica le conoscenze apprese nel corso dei seminari, raccogliere esperienze da verificare nelle supervisioni. La Scuola è convenzionata con tutte le Aziende Sanitarie dell’Emilia Romagna e di molte ASL di Regioni limitrofe; ha inoltre avviato numerose convenzioni con Consultori, Cooperative e Case di Cura sparsi in numerose province. Gli allievi che afferiscono al tirocinio sono seguiti da un Tutor della Struttura; questi collabora con il Formatore della Scuola allo sviluppo del progetto formativo, in coerenza con gli insegnamenti trasmessi.

L’esperienza dell’analisi personale permette all’allievo di ri-conoscere le proprie inclinazioni emotive profonde che, nel lavoro psicoterapeutico, sono inevitabilmente sollecitate nella relazione con il paziente. L’analisi, inoltre, può aiutare a chiarire le matrici emotive degli atteggiamenti personali, le radici dei propri stimoli motivazionali favorendo un incremento dell’armonia dello stile di vita.

Il percorso formativo contribuisce a far maturare la disponibilità a intraprendere l’analisi personale e a  intraprenderla con convinzione.

Sebbene i percorsi di maturazione siano soggettivi, agli allievi è richiesto un numero minimo di 100 ore di analisi personale, da completare prima della discussione della tesi finale.

Le Attività Cliniche

La Scuola prepara alla presa in carico di bambini, genitori, adolescenti e adulti.

Il percorso formativo della Scuola permette agli allievi di definire il campo di lavoro psicoterapeutico verso cui si sentono più portati. L’assetto emotivo personale, sollecitato sia nei Seminari sia nelle esperienze di Tirocinio, orienta un allievo verso il tipo di attività che sente come più congeniale. Coloro che s’indirizzano verso la psicoterapia dell’età evolutiva hanno una particolare disponibilità a entrare in relazione con il bambino, a comunicare con lui nel corso delle sedute attraverso il gioco e le attività espressive, veicoli simbolici che rivelano i nuclei emotivi che nello spazio terapeutico sono rivissuti e rielaborati.

Le psicoterapie dei bambini non possono essere efficaci senza un contemporaneo lavoro con i genitori. Questi devono essere aiutati a identificare gli atteggiamenti educativi non in linea con i bisogni evolutivi del figlio e portati a elaborare comportamenti che creino, nell’ambiente domestico, un clima relazionale che sia in linea con i percorsi maturativi attivati dalla psicoterapia. Il lavoro con i genitori richiede tatto e saggezza e una buona disponibilità relazionale per evitare di far sorger inutili sentimenti di colpa. Gli allievi che s’indirizzano verso la psicoterapia dell’età evolutiva devono imparare a gestire l’approccio psicoterapico con i genitori che, in genere, richiedono solo rapide indicazioni psicopedagogiche.

Gli adolescenti attraversano una fase delicata dello sviluppo psicologico, nel percorso di definizione della propria identità. Hanno spesso necessità di spazi, dove confrontarsi per dare voce a stati d’animo che spesso sono confusi e che vogliono esprimere. Il bisogno di sentirsi capiti spinge spesso gli adolescenti a cercare l’aiuto psicoterapeutico.

Gli allievi che si sentono portati a lavorare con gli adolescenti sono aiutati nel percorso formativo a potenziare la disponibilità all’ascolto e la capacità di tollerare situazioni emotive indefinite, che possono restare tali anche per lunghi periodi. I tempi di maturazione degli adolescenti vanno rispettati con pazienza e comprensione. Gli allievi che sono orientati lavorare con pazienti adulti sono accompagnati a confrontarsi con un’ampia gamma di situazioni che motiva le richiesti di psicoterapia. Possono essere questioni affettive, campo particolarmente delicato, oppure difficoltà relazionali, mancanze croniche di autostima, stati di ansia e di panico, disordini nell’organizzazione della personalità che si riflettono in atteggiamenti di ritiro o di opposizione verso la vita. La fascia dei pazienti adulti è molto ampia, va dalla fine della giovinezza alla senescenza per cui gli allievi imparano a adeguare le tecniche d’intervento alle specifiche età.

Corpo docente e formatori

I Docenti che tengono i Seminari del quadriennio formativo sono Psicoterapeuti e Psichiatri che hanno  esperienze cliniche e lavorano come liberi professionisti, dirigenti di Aziende Sanitarie, professori universitari titolari di cattedra, responsabili di Consultori o  Coordinatori di comunità terapeutiche. La pratica della psicoterapia porta i Docenti a impostare i Seminari teorici, di teoria della tecnica o di psicopatologia con continui rimandi a casi clinici reali, di terapie attualmente in corso o terminate. Questo modo di trasmettere il sapere, diverso dall’impostazione universitaria, è più adeguato alla logica formativa della Scuola, che ha come obiettivo la costruzione di un  ruolo professionale.

I Formatori, assieme al Direttore, compongono il Consiglio Direttivo della Scuola. I Formatori sono analisti e psicoterapeuti adleriani, con diverse specializzazioni: alcuni seguono pazienti in età evolutiva, altri gli adolescenti e altri ancora gli adulti. Tutti i Formatori, analisti e psicoterapeuti, formano un gruppo che si riunisce settimanalmente per supervisionare il lavoro che ciascuno fa con i pazienti che ha in carico. L’esperienza professionale e la formazione costantemente aggiornata dei Formatori, li rende particolarmente sensibili alle problematiche che gli allievi incontrano lungo il percorso formativo. Negli incontri individuali ogni allievo incontra il Formatore di riferimento con cui può confrontarsi, portare un caso in supervisione, discutere di aspetti teorici e metodologici eventualmente non chiari.

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Sostegno all'avvio della professione

Terminati gli studi universitari, superato l’Esame di Stato e conclusa l’iscrizione all’Ordine Professionale, lo psicologo è abilitato a svolgere la professione. Tuttavia si trova spesso in difficoltà perché non padroneggia le tecniche d’intervento necessarie a impostare e sviluppare le attività come psicologo. 
L’idea di iscriversi a una Scuola di Formazione per acquisire una metodologia operativa e i relativi gli strumenti tecnici appare una scelta conveniente che, tuttavia, impone altro tempo di attesa prima di iniziare a lavorare, il tempo di imparare il “saper fare” di un nuovo campo di attività.

In questa prospettiva l’impegno della Scuola va nella direzione di:
•    sostenere le possibilità di lavoro dello psicologo che può, a norma dell’art. 1 della legge che istituisce la professione, svolgere una serie d’interessanti attività. 
•    dedicare il primo modulo del percorso formativo della Scuola alle attività dello psicologo e alle modalità per proporle sul territorio
•    sostenere la cultura della continuità tra il lavoro dello psicologo con la formazione alla pratica della psicoterapia che è, ovviamente, di livello superiore. 
•    curare le supervisioni al lavoro dello psicologo sia all’inizio sia durante il percorso formativo accanto alle supervisioni sulle diagnosi psicodinamiche e sui trattamenti psicoterapeutici proprie della preparazione alla pratica psicoterapeutica

START-UP PROFESSIONALE: l’obiettivo primario della Scuola è la trasmissione delle conoscenze e delle tecniche per esercitare la professione di psicoterapeuta e costruire un efficace ruolo professionale. Grande attenzione viene data anche alla strutturazione di una buona immagine professionale che deve essere recepita nel territorio di appartenenza. Non basta essere dei bravi psicoterapeuti; per lavorare bisogna essere visibili e riconosciuti per il valore che si possiede. Il lavoro per gli psicoterapeuti non manca ma arriva ai colleghi in misura diretta della loro visibilità.
A tale scopo la Scuola è attenta a proporre:
•    momenti di formazione sulle strategie di penetrazione sul mercato del lavoro che possono prevedere progetti di collaborazione con Enti e Istituzioni che si occupano di benessere psicologico.
•    iniziative orientate a favorire la visibilità dell’allievo nel suo territorio di lavoro; Docenti e Formatori della Scuola sono disponibili a organizzare conferenze, giornate di studio, incontri in associazioni, riunioni con i genitori su temi di promozioni della cultura psicologica anche in Provincie diverse da quella della sede della Scuola
•     aggregazioni di colleghi che possono iniziare sul finire della formazione, la pratica privata.
•    garantire supervisioni permanenti alla pratica clinica con formule vantaggiose per aiutare i colleghi nell’esperienza con i loro primi pazienti.  

Frequenza seminari

La Scuola ha studiato e testato un calendario formativo che coniuga le esigenze lavorative e personali di chi decide di intraprendere la specializzazione in psicoterapia agli standard formativi di alto livello che la Scuola propone con la sua ventennale esperienza.

Il quadriennio formativo si sviluppa in una fase della vita diversa dal precedente periodo universitario per l’ovvia maturazione di nuove priorità che possono riguardare il  raggiungimento dell’autonomia dalla famiglia d’origine, l’inizio di un’attività lavorativa o l’evoluzione della vita affettiva verso la costruzione di una nuova famiglia. Tutti impegni che, inevitabilmente, riducono la disponibilità di tempo.  

La Scuola pertanto propone 2 seminari al mese a cadenza quindicinale.

I seminari iniziano nel mese di Gennaio, sono sospesi per la pausa estiva nei mesi di Luglio e Agosto e terminano nel mese di Novembre. A fine Novembre o Dicembre vi sono i colloqui per il passaggio all’anno successivo.  I seminari hanno luogo nella giornata di sabato e le sessioni di supervisione vengono concordate con il proprio fomratore di riferimento sulla base delle proprie disponibilità. Il monte ore è completato da un seminario residenziale di tre giorni che si svolge ogni anno a fine settembre nelle giornate di venerdì, sabato e domenica.

L’organizzazione del calendario consente anche ad allievi che abitano in città distanti da Reggio Emilia di poter frequentare la Scuola.

La città di Reggio Emilia è diventata sede della Stazione Ferroviaria AV. L’Alta Velocità consente collegamenti rapidi per cui è particolarmente agevole raggiungere Reggio Emilia anche da Città piuttosto lontane, con orari comodi in ogni fascia oraria della giornata.
La programmazione dei viaggi consente l’acquisto di biglietti con largo anticipo e riduce le spese per gli spostamenti. Il calendario annuale degli impegni della Scuola agevola gli allievi che vivono distanti che possono utilizzare di questo comodo mezzo di trasporto per raggiungere Reggio Emilia senza significativi aggravi di spesa.  

Agevolazioni 

La scelta di formarsi alla psicoterapia comporta un considerevole impegno economico che si sostanzia nel pagamento di una quota annuale che copre tutte le attività formative, ivi incluse  tutte le supervisioni individuali e di gruppo. Anche l’assicurazione per la responsabilità civile, indispensabile per lo svolgimento del tirocinio, è inclusa nella quota.

La Scuola, consapevole degli sforzi economici che la formazione comporta, propone un insieme di agevolazioni. Alcune sono in linea con quanto previsto dalle logiche del diritto allo studio seguite dalle Università statali; altre derivano dalle effettive esigenze degli allievi rilevate negli ultimi anni.   In particolare le agevolazioni sono:

  • Riduzione del 20% della quota del primo anno per studenti che presentino un ISEE inferiore o pari a 23.000 Euro, parametro stabilito da molte Università.
  • Personalizzazione della rateazione della quota quando, per particolari esigenze gli allievi richiedono scadenze in linea con le loro possibilità. Normalmente la quota annuale è suddivisa in tre rate da versare alla fine dei mesi di Gennaio, Aprile e Settembre.
  • La Scuola ha stabilito una convenzione con un Istituto Bancario locale disponibile a finanziare la quota annuale ai consueti tassi di mercato, senza spese aggiuntive di apertura e gestione del conto corrente con elasticità nel fissare il numero delle rate del rimborso.
  • Agli allievi del primo anno sarà consentito partecipare al bando per l'erogazione di 2 borse di studio del valore di 750 Euro. Il bando richiede la creazione, attuazione, conclusione e di un progetto orientato al benessere psicologico di una specifica fascia di popolazione e di un elaborato conclusivo descrittivo del progetto e degli esiti raggiunti.  

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