Filmati di seminari

La sezione offre una selezione di materiale audio visivo finalizzato ad aiutare a comprendere l’impianto formativo della Scuola di Specializzazione e a conoscere parte dei contenuti che vengono trattati nel corso del seminari.

Ogni video offre una sintesi dei temi che verranno poi sviluppati nel corso di una giornata di lavoro con gli allievi attraverso un costante interscambio tra il docente e il gruppo.

La metodologia didattica prevede continui raccordi tra gli aspetti teorici, la metodologia operativa e la pratica clinica che gli allievi fanno nel corso del loro tirocinio.

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I nostri seminari: alcuni estratti di lezione

Psicoterapia Adleriana: un percorso che parte dall'Unicità della Persona - Dott.ssa Antonina Calligaris

Nella prassi della Psicologia Individuale vi è lo studio della persona nel suo ambiente di appartenenza, considerando la qualità delle relazioni che hanno contribuito alla crescita e alla formazione del suo stile di vita. L'obiettivo è delineare i punti forti della crescita della soggettività e punti di vulnerabilità per dare senso ai disagi portati dalla persona nella sua richiesta d'aiuto, disagi che possono essere o meno già sfociati in una manifesta sintomatologia.
Vengono trattate le successive evoluzioni ed integrazioni, attualità ed utilità dei concetti esposti nella pratica clinica ad orientamento psicodinamico, sia in ambito diagnostico sia in ambito terapeutico.

Integrazione dei dati diagnostici e costruzione del profilo di personalità - Dott. C. Rinaldini

Quali logiche adottare nella raccolta dei dati diagnostici per arrivare a stilare un profilo di personalità che rimarchi i dinamismi del paziente e che sia da guida nel lavoro psicoterapeutico.
Aspetto fondamentale è la restituzione di alcuni aspetti emersi in questa fase al paziente, aiutandolo a sistematizzare tutta una serie di complessità. Nella terapia i contenuti naturalmente si svilupperanno e porteranno a nuovi significati.

Psicoterapia Infantile - dott. G.S. Lerda

Nell'insieme del quadro teorico adleriano troviamo, relativamente al processo di sviluppo dell'individuo, intuizioni e concettualizzazioni che si rivelano oggi estremamente attuali, confermate dai recenti sviluppi delle teorie del profondo (nello specifico delle "teorie relazionali”) e delle neuroscienze.
I due pilastri fondamentali dello sviluppo del bambino, unità bio-psichica e relazione ,sono anche i due elementi cardine su cui si costruisce l'intervento psicoterapeutico.

Il contratto terapeutico - dott.ssa E. Fusaro

L'incontro tra lo psicoterapeuta e il cliente è l'inizio di una relazione che ha bisogno di essere compresa e definita, per poter lavorare bene insieme. Il contratto aiuta a sapere come si opererà nel tempo ed a garantire una buona alleanza intorno al progetto di guarigione. Il cliente capisce come si muove il terapeuta e collabora più facilmente, rendendo veloce e mirato l'intervento.

Psicodiagnosi Età Evolutiva - dott.ssa S. Barbieri

La valutazione psicodiagnostica in eta' evolutiva richiede una seria ed attenta formazione da parte dello psicologo che ha il compito di riconoscere eventuali segni di disagio al fine di delineare ed individuare le stategie di intervento piu' efficaci e specifiche per quel particolare bambino nella sua fase di crescita.

L'interpretazione dei Sogni nella Psicoterapia Adleriana - dott. U. Ponziani

I sogni nella psicoterapia adleriana sono considerati del tutto rilevanti ed utilizzabili per la comprensione psicodinamica della persona e del suo modo unico di stare nel mondo.
Nel sognare possiamo vedere all’opera parti di noi che sono del tutto inconsce nello stato di veglia.
I sogni rappresentano un’espressione del lavorio della nostra mente che cerca di indagare il modo migliore per affrontare il futuro mantenendo, nel contempo, lo stile di vita personale prescelto.
Sono “un ponte verso il futuro”, con un contenuto manifesto che copre il vero significato latente attraverso una costruzione simbolica tutta personale.

Psicofarmacologia - dott. G. Tadolini

Un'alta percentuale di pazienti che entrano in un percorso psicoterapeutico assumono psicofarmaci. E' quindi necessario che lo psicologo abbia nozione delle basi della psicofarmacologia, dato che sicuramente l'azione biologica della sostanza psicoattiva si mescolerà alle dinamiche propriamente psicologiche che si attiveranno nell'interiorità del paziente. Inoltre lo studio della psicofarmacologia è necessariamente "sapere biologico", cioè conoscenza delle basi biochimiche di molte malattie mentali, della depressione e dei disturbi d'ansia. Soprattutto nei casi più gravi, o là dove sia più acuta la sofferenza emotiva, è stato scientificamente dimostrato che l'interazione tra percorsi terapeutici che prevedono l'utilizzo di farmaci e quelli che prevedono l'uso della parola e della relazione sia l'approccio con miglior risultato statistico.

Gestione della Seduta - Dott.ssa Enrica Fusaro

Il colloquio con un paziente è un incontro particolare, diverso da ogni altra forma di comunicazione. Richiede molta consapevolezza del tempo e dello spazio trascorso insieme, per rendere efficace quello che in apparenza, è un semplice parlarsi.
Solo guidando il dialogo tra spontaneità ed organizzazione, si riesce ad entrare nel mondo dell’altro, per aiutarlo a conoscersi e a cambiare ciò che gli produce disagio.

La Raccolta Anamnestica - Dott.ssa Roberta Rossi

Primo colloquio ed Esame obiettivo sono due fasi inserite all'interno del più complesso processo diagnostico che si compone di ulteriori approfondimenti: la descrizione del sintomo, l'anamnesi trasversale, la costellazione famigliare, l'anamnesi longitudinale e la refertazione testistica. La proposta del percorso diagnostico o, talvolta, di una consulenza chiude il primo colloquio: si tratta di spiegare al paziente cosa abbiamo compreso di ciò che ha condiviso, di condividere quelli che, secondo una precisa metodologia di lavoro, sono i prossimi passaggi clinici da effettuale per dare risoluzione alla sua sofferenza.

La Gestione delle comunicazioni del paziente - Dott. Giansecondo Mazzoli

Ogni seduta di un percorso psicoterapeutico è uno spazio psichico dove il paziente deve sentirsi libero di portare all’attenzione del terapeuta la descrizione dei suoi sintomi, delle esperienze interiori, delle azioni che compie, delle relazioni che intrattiene, dei sogni che ricorda, delle fantasie che produce…. in altre parole ogni esperienza, sia essa intrapsichica che relazionale, che il paziente fa vivendo. Lo psicoterapeuta deve mentalmente essere in grado di ordinare le comunicazioni che riceve, saper dare il giusto peso, distinguere le espressioni difensive da quelle che producono nuove consapevolezze e liberano le energie interiori. Il seminario ha trattato, con continui riferimenti alla clinica, le diverse forme di comunicazione in psicoterapia e le relative modalità di gestione in rapporto agli obiettivi della terapia.

Teoria Adleriana - Aspetti introduttivi - Dott.ssa Antonina Calligaris

Il riferimento teorico e metodologico della Scuola di Specializzazione alla psicoterapia è la Psicologia Individuale formulata da Alfred Adler nei primi decenni del ‘900 in contemporanea allo sviluppo della psicanalisi freudiana. I principi cardine della teoria si presentano come un insieme di formulazioni che ben descrivono il funzionamento psicodinamico dell’uomo e le linee evolutive su cui si struttura la personalità. La Psicologia Individuale offre allo psicoterapeuta un eccellente guida per comprendere e correggere gli aspetti psicopatologici dei pazienti che chiedono aiuto alla psicoterapia.

Psicoterapia dell'Adolescente - Dott. M. Raviola

La psicoterapia si fonda sulla relazione tra un adulto e l’adolescente. I due soggetti devono incontrarsi in un territorio dove sia possibile il cambiamento. Affinché i due soggetti si incontrino è necessario che entrambi muovano dei passi incontro all'altro.L'avvicinamento e la sintonizzazione dell'adulto pone le premesse per la strutturazione di un pensiero strutturato e organizzato ma non è sufficiente: Il ragazzo deve provare ad avvicinarsi al mondo degli adulti. Se lo psicoterapeuta non si pone il problema di aiutarlo a muoversi dalla sua posizione, rischia di incentivare involontariamente la viziatura e il ripiegamento narcisistico. Ma cosa mettere in atto per promuovere il movimento dell’adolescente verso l’adulto?

Le dinamiche familiari I parte - riflessione sulle teorie - Prof A. Manenti

Ogni terapeuta, pur appartenendo ad un orientamento teorico specifico, deve mantenere una mentalità aperta ad approcci teorici diversi dato che la persona esistente non è incasellabile all’interno di una sola teoria ma, al contrario, è la teoria che deve adattarsi alla singolarità dell’esistente e, in base a questa, ritornare a se stessa per evolversi e migliorarsi. Ogni teoria è valida in rapporto al livello evolutivo e al contenuto psichico che vuole spiegare.

Le dinamiche familiari II parte - Intersoggetività e dinamica del cambiamento - Prof. A. Manenti

Il rapporto terapeutico non si riduce ad una relazione duale ma è un evento intersoggettivo dove l’itinerario terapeutico è il frutto di una comune creazione e scoperta. Ciò comporta la partecipazione attiva dei partecipanti per la creazione di uno spazio condiviso. L’approccio intersoggettivo e sistemico è particolarmente importante per la terapia famigliare.

Requisiti della formazione in psicoterapia oggi - Dott. Francesco Zappettini

L'evolvere complesso della contemporaneità richiede alla psicoterapia di adottare modelli di lavoro dinamici, flessibili e capaci di adattamento per rispondere con crescente efficacia ai bisogni dell'individuo in un contesto sociale in forte cambiamento.

Psicoanalisi e Teoria Adleriana - Dott.ssa Ornato

Il tema del confronto tra la teoria adleriana e la psicoanalisi può consentire di cogliere le possibili integrazioni tra i modelli del funzionamento mentale elaborati dai teorici della psicoanalisi e la teoria di riferimenti della Scuola. Di particolare interesse l’integrazione delle dinamiche intrapsichiche, molto studiate dalla psicanalisi, con le aperture relazionali e aperte al sentimento di comunità proprie della teoria di Alfred Adler.

La Psicoterapia di Gruppo - Dott. G. Mazzoli

La psicoterapia di gruppo è uno strumento terapeutico di grande interesse e di estrema efficacia.Nell'intervento si pone l'accento sul raccordo tra la psicoterapia individuale e quella di gruppo, operativamente previsto nella metodologia adleriana. Per i pazienti si tratta di un’ulteriore possibilità di crescita psicologica, ben armonizzata con la psicoterapia individuale.

I test Carta-Matita - Dott. G. Lerda

Nella diagnostica dell’infanzia i test carta – matita sono tra gli strumenti più conosciuti e studiati; sono proposti dai docenti all’Università e, in ragione della facile somministrazione, sono molto usati nella psicodiagnosi dell’infanzia. In genere i bambini provano piacere a lasciare un loro segno su un foglio bianco e accolgono volentieri l’invito a disegnare un albero, una figura umana, una famiglia. Solo pochi si rifiutano e non permettono allo psicoterapeuta di raccogliere gli indizi sulla realtà intima del bambino che i disegni rivelano.

Le Resistenze al Trattamento - Prof A. Manenti

Nel decorso della psicoterapia, ad un certo punto, si incontrano le resistenze al cambiamento nonostante l’alleanza terapeutica non venga meno. Che cosa sono? Resistenze a che cosa e perché? Come si vedono e come si trattano?

La Cura Psicologica in Età Evolutiva: dalla Teoria Adleriana alla Pratica Clinica - Dr L.Burdisso

La cura psicologica in età evolutiva si avvale di alcune intuizioni adleriane che ne definiscono la specificità:
- La cooperazione nella seduta di psicoterapia
- La cooperazione con il sistema nel quale è immerso il minore
- L’incoraggiamento e il bambino scoraggiato
- Il potere creativo e trasformativo del gioco
Il percorso di cura ci porta ad avvicendarci nel sentiero sconosciuto che è il mondo interno e esterno del minore che incontriamo; la teoria adleriana ci permette di avvalerci di strumenti e di significati per non perderci in questo sentiero e leggere in chiave psicologica le tracce trovate sul cammino.

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