Dall'immaginario al reale: percorsi nella costruzione della famiglia

Dal convegno 2014 "Il Maschile e il Femminile nella Famiglia Contemporanea": Ruoli e identità in trasformazione.

Affrontare la tematica della famiglia e dei rapporti tra femminile e maschile richiede una premessa, di natura sociologica, inerente i ruoli di genere e la loro costruzione, a partire da come i fondamenti biologici, sessuali, religiosi ed economici si sono intrecciati tra loro nel corso del tempo.

Ci troviamo oggi di fronte ad una significativa tensione tra tradizione e modernità, con il crollo delle certezze e delle stabilità che hanno caratterizzato le epoche premoderne.

Le vite delle donne e degli uomini hanno subito enormi cambiamenti (meno nascite, incremento delle separazioni e dei divorzi, unioni instabili e atipiche) con difficoltà non solo a riconoscersi e ridefinirsi, ma anche a dare senso all'esperienza di vita per poterlo trasmettere ai propri figli. Gli stereotipi maschili e femminili sono stati oggi ampiamente stravolti ed è necessaria l'acquisizione di un nuovo equilibrio che comporta inevitabilmente una rivisitazione dei ruoli non solo di genere (maschile e femminile), ma anche genitoriali (materno e paterno). 

I mutamenti citati, che vanno a sollecitare l'immaginario e le dimensioni profonde dell'essere umano, incidono inevitabilmente sui processi di costruzione della famiglia e sulle relazioni che nel tempo si strutturano, cambiano e si ridefiniscono, dando origine a nuove tipologie che si stanno progressivamente consolidando (famiglie nucleari, estese, monoparentali, ricostruite) e che di fatto producono nella vita quotidiana cambiamenti nello stile di vita e nelle relazioni familiari.

Essere genitori oggi diventa particolarmente complesso ed è necessario trovare strategie e modalità per accogliere i bisogni di stabilità e di sicurezza dei figli in un clima sociale e culturale permeato da confusione, assenza di certezze, con figure adulte spesso fragili, carenti nell'offrirsi come punti di riferimento solidi. Il materno ed il paterno si sono in alcuni casi stravolti, per cui assistiamo a padri definiti “materni” e madri che sono orientate alla realizzazione di sé al di fuori del focolare domestico e dell'essere principalmente mamme.

Si tratta di nuove forme di genitorialità che rappresentano terreno di studio per le scienze umane e che portano gli psicoanalisti a chiedersi se possano essere correlate con la crisi attuale della coppia. Per comprendere l'incidenza che le figure genitoriali (presenti o assenti) hanno sui figli è necessario analizzare il contesto non solo strettamente familiare e sociale in cui si è inseriti, ma anche le implicazioni giuridiche e psicologiche che ne derivano.

L'aumento delle separazioni ci presenta scenari diversi dove assistiamo o a padri emarginati dalle madri, a volte deresponsabilizzati e adolescenti, ma anche papà sofferenti che lottano per conservare il loro diritto di potestà genitoriale, dimostrandosi capaci di accudire e crescere i figli anche in assenza delle figure materne. Il legame originario tra madre e padre è principalmente un legame tra “maschio” e “femmina” che entrano in relazione con un bambino. Cosa succede quando viene a mancare il legame originario della coppia e rimane solo più la dimensione del genitore?

 

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